New Basket Brindisi
a cura di Michele Signorile
Ciao a tutti! Sono sempre Michele, il ragazzo che fino all'anno scorso ha parlato di basket su questo sito. Purtroppo ora mi sono trasferito a Torino per motivi di studio e non ho avuto molto tempo per tenervi aggiornati, ma so che comunque, i più appassionati di voi saranno comunque riusciti a seguire le gesta della New Basket Brindisi anche senza i miei articoli. Questa la potremmo etichettare come la stagione delle rivoluzioni, infatti è stata la stagione del cambio di allenatore, Piero Bucchi, dopo 5 anni passati a guidare il team brindisino, ha ceduto il suo posto ad un altro grandissimo allenatore a livello italiano, Meo Sacchetti, colui che è riuscito a vincere due Coppe Italia, uno Scudetto e una Supercoppa con Sassari. Come ogni anno, anche il roster è stato quasi completamente smantellato e riassemblato, con Durand Scott e capitan Cardillo unici reduci dalla passata stagione. Quest'anno è stata allestita una squadra particolarmente giovane, con tanti rookie (giocatori al primo anno in serie A) e, proprio per questo motivo c'era da aspettarsi un inizio campionato caratterizzato da molti alti e bassi. La squadra ha alternato partite stupende (vedi vittoria contro Caserta) a prestazioni a dir poco deludenti, perciò, dopo una decina di partite la società ha deciso di fare un primo cambio sostituendo il giovane A.J. English con Phil Goss, un vero e proprio veterano per la Serie A. Da quel momento in poi la squadra ha iniziato a girare meglio, ma ancora continuava ad avere prestazioni alterne. Poco dopo l'avvento di Goss, c'è stato l'infortunio dell'ala forte Kris Joseph uno di quelli che, ad inizio campionato, si pensava che dovessero essere i pilastri di questa squadra. La società, prontamente, ha deciso di cogliere questa "opportunità" se così si può chiamare, per sottoscrivere un contratto che potrebbe rivelarsi molto importante in prospettiva, il contratto di Blaz Mesicek, ala classe '97, uno dei migliori prospetti del basket Sloveno. Dicevamo, squadra giovane? Scherzi a parte, a fine girone d'andata, la squadra è riuscita ad entrare nelle Final Eight di Coppa Italia per il rotto della cuffia, giocando sui risultati delle altre partite. Nel momento in cui vi scrivo siamo al 23 febbraio, la settimana dopo le Final Eight che hanno visto trionfare l'Olimpia Milano tra non poche difficoltà, prima tra tutte il quarto di finale proprio contro Brindisi. Partita bellissima e soffertissima. Si parte con un allungo di 10 punti da parte di Milano, gap che Brindisi è brava a ricucire e riesce ad andare all'intervallo lungo sull'orlo della parità. Il secondo tempo è stato sempre punto a punto, con nessuna delle due squadre che riesce ad imporsi sull'altra. Alla fine, con quattro secondi sul cronometro il punteggio dice 75 pari. Ciò che avverrà successivamente è sicuramente l'azione più discussa di tutta la manifestazione: Milano ad un secondo dallo scadere tira (airball), ma Macvan, con un tap-in riesce a segnare i due punti decisivi. Perché discussa? Perché il canestro di Milano è arrivato proprio al limite del tempo, tanto al limite che neanche dalle riprese televisive si è riusciti a capire se il canestro fosse da convalidare o meno. Fatto sta che gli arbitri lo giudicano buono e Brindisi è eliminata, anche se a testa altissima e se avesse vinto non avrebbe sicuramente rubato nulla. Ora io attendo impazientemente che arrivi domenica perché alle 18.15 ci sarà Torino-Brindisi e non voglio perdermi l'oportunità (che da quest'anno avviene una volta ogni 12 mesi) di vedere la mia squadra del cuore a cinque minuti da casa. Per altro si parla di un possibile rientro di Joseph proprio contro Torino. Ci avviamo verso la fase calda del campionato, in cui si decide chi scende e chi si giocherà lo scudetto, le premesse perché Brindisi arrivi nelle prime otto posizioni al termine della stagione ci sono tutte, ora dobbiamo solo attendere l'evolversi dei fatti. Io torno a studiare, sperando in un ipotetico e abbastanza surreale quarto di finale Playoff Brindisi - Torino... A presto!