Un giorno indimenticabile
Parlare del monumento nazionale al marinaio d’Italia è per me sempre un onore. È stato circa tre anni fa che il comandante di Maribase Brindisi mi disse che bisognava riallestire le vetrine contenenti i crest donati al Glorioso Monumento che era stato consegnato alla sezione del Genio Militare per i controlli e le manutenzioni periodiche. Durante il periodo che sono stato destinato a terra presso Maribase Brindisi mi è capitato più volte di accompagnare gruppi di visitatori al monumento ma non avrei mai immaginato di dover un giorno accompagnare il figlio del famoso tenore leccese Tito Schipa, colui che maggiormente contribuì alla realizzazione del monumento, donando in beneficenza gli incassi di ben nove concerti tenuti nelle maggiori città italiane tra cui Roma, Milano, Taranto, Brindisi, Torino ecc.
Per raccogliere i fondi pro monumento, oltre ai concerti ci furono anche altre iniziative come la vendita di francobolli e marche bollate. Il monumento va ricordato oltre che per le vittime della prima guerra mondiale anche per gli enormi sacrifici economici fatti da tutti gli italiani per raggiungere la somma di tre milioni e duecento mila lire per pagare i progettisti Brunati e Bartoli per la realizzazione dell’intera opera. Il progetto fu bandito a cura della Lega Navale, si sottolineavano i criteri di sobrietà, era richiesta un’imponente stele di roccia marina color fumo alta trenta/quaranta metri e alla sua base una cripta che custodisse le lapidi con i nomi dei marinai caduti durante la guerra. Il monumento fu realizzato in un anno a cura della ditta Simoncini di Roma e il 4 Novembre del 1933 fu inaugurato con una solenne cerimonia alla quale intervenne sua maestà il Re Emanuele III.
La data del 4 Novembre fu scelta per ricordare il XV anniversario della vittoria su l’impero Astro-Ungarico. Durante la visita alle tre sale storiche del monumento e la bellissima cripta, ho notato negli occhi del signor Tito Schipa Junior la grande commozione nel vedere l’intera opera voluta fortemente da suo padre. Nel gruppo in visita c’era anche l’ingegner Gianni Carluccio, responsabile dell’archivio Tito Schipa e il Capitano di Vascello Maurizio D’Angelo, direttore dell’Arsenale di Brindisi, oltre a un gruppo di ex marinai e il presidente dell’associazione ANMI di Brindisi che con spirito marinaro dimostravano l’attaccamento al monumento. Ognuno di loro diceva qualcosa che sottolineava l’importanza di tutto quello che si trova all’interno del monumento.
Conclusa la visita ci siamo spostati nella sala storica del comando marina, situata all’interno del castello di Federico II di Svevia, sede del comando marina dove il comandante Guido Casotto, capo ufficio logistico, ha illustrato la bella sala. Il signor Schipa Junior ha voluto lasciare come ricordo un dvd contenente un film del padre che è stato subito da noi visionato in quella bella sala, non nego che ci siamo tutti molto commossi nel vedere il famoso Tito Schipa nelle vesti di attore. Finita la proiezione del film ci siamo spostati al Circolo Ufficiali e abbiamo concluso questa giornata indimenticabile con un pranzo.
08/02/2009, Brindisi
I° M/llo Maurizio Politi